Solo come Scrooge
1 - Proviamo a rappresentare in un piccolo gioco, i comportamenti che ci allontanano dagli altri: dopo aver individuato i comportamenti “respingenti” ci dividiamo in piccoli gruppi, ognuno dei quali ha il compito di rappresentare uno dei comportamenti: il gruppo dei prepotenti, quello di chi non divide mai le cose con gli altri, il gruppo di chi prende le cose senza chiederle o non le rende, etc.
Scontro tra gruppi?
Ogni gruppo mostra il risultato agli altri.
2 - Alla fine Scrooge è profondamente trasformato: disponibile, generoso, desideroso di condividere il bello dell’esistenza.
Proviamo a scambiarci piccole gentilezze: una carezza, un abbraccio, un bacino. Coccoliamoci: dividiamoci a gruppi di tre: con una musica dolce e rilassante, uno si sdraia in mezzo e gli altri due lo coccolano.
Proviamo a creare collettivamente con la voce, un’atmosfera di calma e di serenità.
Tutti insieme riflettiamo su come potrebbe reagire ognuno di noi a dei brutti comportamenti. Ecco alcuni spunti: ci hanno mai preso in giro? Qual è la cosa che più ci dispiacerebbe che ci portassero via? Qual è la cosa che ci ha detto un amico che ci ha fatto rimanere peggio? Etc.
Riflettiamo insieme: le cattive azioni all’inizio ci fanno sentire forti, ma fanno del male agli altri e per questo poi ci troviamo soli e non amati.
Chi ha PAURA dei FANTASMI?
1 - Nello spettacolo il fantasma di Marley è rappresentato come un personaggio buffo e un po’ imbranato. Ma in realtà i fantasmi sono una delle fantasie che più spaventano i bambini.
Di solito troviamo tre diverse tipologie di fantasmi: quelli senza forma (i “lenzuoli”), quelli mostruosi, quelli di sembianza umana, che appaiono tristi e privi della luce della vita. E noi, come ci immaginiamo i fantasmi? E che tipi di fantasmi ci immaginiamo? Proviamo a rappresentarli in gruppo; proviamo ad imitarne i suoni e il modo di parlare._
2 - Lo spirito dei Natali Futuri è il buio. Chi ha paura del buio?
Proviamo a sperimentare il buio: proviamo a camminare bendati, attraversando la classe. Ripetiamo il gioco correndo.
3 - Quali sono le nostre paure? Discutiamone in cerchio. Proviamo a rappresentarle collettivamente: diventiamo mostri, fantasmi, assassini, streghe e quant’altro scaturirà dall’immaginario della classe.
Proviamo anche a disegnarli, sia individualmente che collettivamente.
4 - Lo spirito dei Natali Futuri guida Scrooge solo utilizzando gesti. Proviamo a comunicare anche noi solo a gesti: un compagno, utilizzando solo le mani ne deve guidare un altro e gli deve far compiere azioni: camminare, fermarsi, girarsi, chinarsi, etc.
La catena delle cattive azioni: Marley racconta a Scrooge di essere condannato a portare una pesante catena composta da tutte le cattive azioni che ha compiuto in vita.
Quali sono le cattive azioni che finiscono nella catena? Discutiamone in cerchio; creiamo attraverso disegni individuali rimontati insieme, la catena delle cattive azioni.
Lo spirito dei Natali Passati porta Scrooge nel mondo dei ricordi:
i ricordi trasformano la realtà delle cose che ci sono accadute ingigantendone la bellezza o la bruttezza.
Proviamo a condividere con gli altri i nostri ricordi: pensiamo al ricordo più bello e a quello più brutto; proviamo a disegnarli.
A spasso nel TEMPO
Nella festa di Fezziwig si suona e si balla. Creiamo in classe un momento di festa:
con una musica che ci piace proviamo ad inventare dei balli a coppie. Proviamo a ballare tenendoci per mano, stando schiena contro schiena, stando a braccetto, fronte contro fronte, etc.
creiamo anche la musica: facciamo scegliere a ogni bambino uno “strumento”: una sedia, un barattolo, due pezzi di lego, una bottiglia… poi dividiamo la classe in due: un gruppo suona e l’altro balla, cercando di seguire l’intensità della “musica” creata. L’insegnante può dirigere i musicisti, graduando l’intensità con il gesto della mano.
1 - Lo spirito dei Natali presenti rappresenta la soddisfazione dei propri desideri:
Che regalo ci piacerebbe avere? Che regalo vorremmo fare agli altri? Proviamo a discuterne in cerchio.
Il gioco del regalo: in cerchio, ci passiamo una scatola immaginaria. Chi la riceve ne immagina la grandezza, poi la apre (come? delicatamente, con foga, con attenzione, con sforzo?) e ne immagina il contenuto. Infine la richiude e con un gesto gentile passa il pacco al compagno accanto.
2 - Il pranzo di natale. Quali sono i nostri piatti preferiti? Discutiamone in cerchio, poi proviamo a creare i piatti utilizzando i nostri corpi: suggeriamo di partire da piati semplici nei quali l’azione dei bambini sia più o meno la stessa:
spaghetti al sugo. Un gruppo si attorciglia lentamente come spaghetti nel piatto e un altro gruppo gli si adagia sopra come sugo.
Budino: ci appiccichiamo tutti insieme cercando di essere gelatinosi e mollicci.
E passiamo poi a piatti più complessi: il pollo arrosto con patate; la pizza, etc. dove ogni compagno può scegliere i suoi ingredienti.
Proviamo poi a disegnare i piatti rappresentati.
1 - La casa di Bob Crachit è una piccola casa in un quartiere popolare di Londra. Creiamo insieme l’immagine di una strada: ognuno disegna una casetta (utilizzando matite, pennarelli, cartoncini… magari tutti con la stessa tecnica. Rimontiamo le case in fila creando la strada della classe.
2 - I tre spiriti hanno il potere magico di andare in un istante dove vogliono e nell’epoca che vogliono.
Se tu avessi gli stessi poteri, dove andresti?
Descriviamo i posti, disegnamoli.
Pensando alla casa di Bob, proviamo ad immaginare l’interno di una casa dell’epoca: in cosa è diversa da quelle di oggi? Cosa c’era e cosa non c’era? Concentriamoci in particolare sulla cucina, la stanza più trasformata dallo sviluppo tecnologico.